Ho già parlato, soprattutto su Instagram, dei miei problemi di acne. È qualcosa di cui ho smesso di vergognarmi, ma con cui convivo da circa tredici anni. Tutto è iniziato in modo piuttosto improvviso nel 2005, durante un periodo di grandi cambiamenti. Tra uno scombussolamento e l’altro mi sono ritrovata coperta di brufoli, irriconoscibile e, per me, inaccettabile. Avevo 20 anni e non avevo mai sofferto di acne prima. Superata quella fase acuta, la mia pelle non è mai più tornata veramente normale. Ho trascorso periodi in cui era tutto ok, alternati a momenti da incubo in cui i ponfi continuavano a spuntare come funghi.
Ho provato più o meno tutte le terapie, interpellato luminari, sono passata anche dalla medicina cinese. Sono intervenuta sull’alimentazione, preso antibiotici, fatto esami del sangue e visite di ogni natura, collezionato integratori, goccine, pomate, unguenti, lozioni. Di tutto. E niente, l’acne tornava sempre fuori.
Tutti a dirmi che sono agitata, che è colpa dell’ansia. Poi, quando sono diventata un po’ più grande, che avrei dovuto fare un figlio per sistemare la pelle. Le persone, poi, sono sempre sorprendenti. Le reazioni della gente davanti a una pelle flagellata dall’acne possono lasciare interdetti. La sensibilità è generalmente poca, si passa dal bullismo (a me non è mai successo per fortuna) al poco tatto di chi chiede con aria stupita e anche un po’ schifata: Ma che cosa ti è successo?
Insomma, avere a che fare con l’acne non è semplice, include tutta una serie di complicanze estetiche, sociali, psicologiche e via dicendo. Non è affatto un problema da sottovalutare. Prima di tutto perché potrebbe essere sintomo di qualche patologia più seria e poi perché se un problema estetico va a incidere in modo importante sulla nostra vita, beh, bisogna averne grande considerazione.
Io, come dicevo, ho smesso di vergognarmi del mio viso acneico da circa un anno. In passato ho pianto spesso, a volte mi sono proprio rifiutata di uscire e di avere a che fare con le persone. Mi sentivo come poco credibile, “contraffatta”. La mia impressione era che l’unica cosa che la gente avrebbe guardato e considerato sarebbe stata la mia acne. A un certo punto però mi ha preso la rassegnazione, mi sono accorta che tanto, volente o nolente, i miei brufoli avrebbero continuato a campeggiare sulla mia faccia e quindi tanto valeva conviverci. Con cura, certo. Curo molto la pelle del mio viso, tanto da farla diventare una sorta di fissazione e di mania per cosmetici e make up. Tendenzialmente non esco mai struccata, mi fa sentire a disagio, nuda, sciatta. Dopo tanti tentativi e cure fallimentari, quest’estate ho deciso che avrei iniziato la cura con isotretinoina, cioè l’unica cura definitiva per l’acne. Ci ho messo tanto a decidermi perché è una terapia lunga e pesante. Che implica limitazioni, molte attenzioni ed esami a cui sottoporsi con una certa frequenza. È una cura che va necessariamente prescritta dal dermatologo e non è da prendere alla leggera, può avere effetti collaterali pesanti e di sicuro anche quelli più leggeri non mancano. Insomma, non è una passeggiata. Però, appunto, una volta sopraggiunta la rassegnazione ho deciso che di acne non avrei più voluto saperne.
Ho iniziato la terapia un mese fa, parallelamente prendo anche la pillola anticoncezionale perché il farmaco a base di isotretinoina è fortemente teratogeno, quindi non si può assolutamente rischiare di rimanere incinte. Ovviamente il mio corpo è un po’ cambiato, ma lo sapevo e tutto sommato va bene così, mi rimetterò in forma a terapia finita.
All’inizio della terapia può presentarsi un forte peggioramento dell’acne, cosa che a me fortunatamente non è successa e, anzi, la mia pelle ha reagito bene praticamente da subito, i ponfi sono spariti e sono rimasti per ora solo i segni. Ma, dicevo, sono solo all’inizio della terapia, che dovrebbe durare 8 mesi. Sono pronta a vedere che cosa succederà, di sicuro devo prendermi cura della mia pelle in modo nuovo e diverso e mi sto già attrezzando per trovare i prodotti più adatti alla mia nuova condizione.
Voglio parlare anche di questo perché mi sono accorta che in rete mancano consigli su cosa usare e come comportarsi durante la cura, che, andando a inibire le ghiandole sebacee, secca completamente la pelle. Tutta la pelle, dalla cute dei capelli alla punta dei piedi. La rende più sottile e questo è da considerare quando si scelgono i prodotti perché una pelle sottile è anche più sensibile e potrebbero presentarsi allergie.
Le labbra sono la parte che soffre maggiormente e, visto che la cura va fatta durante i mesi invernali perché non ci si può esporre al sole, alla secchezza derivante dalla terapia va a sommarsi quella che deriva da freddo e vento. Quindi è fondamentale idratarsi tantissimo e continuamente.
Detto ciò, la mia routine per questo primo mese (in cui l’acne si è asciugata ma la pelle non è ancora completamente secca e sottile) si è articolata così:
- strucco con acqua micellare Bioderma Sensibio;
- pulizia viso sia mattino che sera con Uriage Hysériac gel nettoyant;
- niente più tonico perché sgrassa e non c’è bisogno di sgrassare (prima usavo il toner di Benton, che amo e amerò di nuovo tra qualche mese eheh);
- crema idratante Bioderma Sebium Hydra apposta per pelli acneiche che stanno subendo cure che portano a disidratazione e desquamazione;
- maschera idratante per labbra Laneige applicata ogni sera prima di dormire, mentre durante il giorno burro di cacao Eucerin pelle sensibile, crema lenitiva e ricostituente Cicaplast Lèvres di La Roche Posay e balsamo labbra Baciami di Aquifolium. Ogni tasca, ogni borsa contiene un balsamo labbra in questo momento, è pura necessità!
- Faccio spesso maschere idratanti, stando molto attenta agli ingredienti perché se contengono alcool e profumi rischiano di bruciare;
- Il contorno occhi soffre molto e, siccome la pelle è davvero secca, le rughette si notano di più. Io mattina e sera uso Bioderma Créaline
- Anche il corpo ha bisogno di molta idratazione: Xérial 10 di SVR
- È importantissimo utilizzare sempre una protezione solare, io tengo in borsa l’acqua termale Uriage Brume d’Eau con protezione 30
Il capitolo depilazione è piuttosto delicato perchè durante la cura con isotretinoina non si possono fare il laser e nemmeno la ceretta, quindi rasoio. Che brutta prospettiva, eh? Ma il laser rischia di macchiare la pelle, mentre la ceretta ustiona.
Vedere le foto del mio viso un mese fa dalla dermatologa durante la visita mensile è stato impressionante, mi è sembrato di guardare una persona diversa e finalmente di riconoscermi e accettarmi. Ho deciso di parlare del mio percorso perché spero di essere utile a tante e tanti che stanno seguendo la mia stessa cura, ma anche a chi si vergogna del proprio viso e della propria pelle e fatica a parlarne.
Spero di essere incoraggiante e utile, che del proprio corpo non ci si dovrebbe vergognare mai.