Immaginate un antico castello e l’atmosfera brumosa delle Highlands scozzesi. Facciamo poi che sono i primi decenni del Novecento e che una donna viene ritrovata assassinata nella sua stanza, chiusa dall’interno e con le finestre sbarrate.
Questo è quello che vi aspetta se inizierete a leggere L’Assassinio di Lady Gregor, di Anthony Wynne, uno dei primi due libri usciti per la collana dei Classici del giallo della British Library editi da Vallardi Editore.
Se siete amanti del giallo, potete continuare a leggere questo articolo ed entusiasmarvi.
L’autore
Anthony Wynne, pseudonimo di Robert McNair Wilson, è stato un medico, scrittore e storico scozzese, nato nel 1882, ha scritto tanti gialli e uno dei personaggi che ritroviamo anche in questo romanzo è il dottor Haley, medico con ambizioni (ma anche capacità) da detective che aiuterà a risolvere il caso. La mia mente è andata subito al dottor Watson, assistente di Sherlock Holmes, medico come Arthur Conan Doyle, autore dell’intramontabile serie di romanzi, padre (possiamo dirlo?) del genere poliziesco, per come lo conosciamo. I due personaggi però, seppur contengano componenti autobiografiche degli autori, sono molto diversi.
I misteri della camera chiusa
L’Assassinio di Lady Gregor è un classico mistero della camera chiusa, si chiamano così quelle storie apparentemente inspiegabili dove la vittima viene ritrovata in una stanza chiusa dall’interno; starà poi all’abilità dell’investigatore risalire all’assassino e soprattutto all’ingegnoso modo con cui ha portato a termine il crimine. Non valgono effetti speciali e fantascientifici: i delitti della camera chiusa sono molto divertenti da leggere ma anche e soprattutto sfidanti da scrivere.
Uno dei primi – se non proprio il primo – racconto di questo tipo è stato scritto da Edgar Allan Poe: I delitti della Rue Morgue, infatti, non ha solo decretato l’inizio di un genere narrativo che non passa mai di moda, ma ha anche dato il via a una serie di misteri particolarmente appassionanti e all’apparenza inspiegabili. La curiosità di noi lettori, infatti, si divide tra chi ha commesso l’omicidio e come è riuscito nella sua impresa, il risultato è il non riuscire a staccarsi dal libro e voler assolutamente scoprire qualcosa in più. Giocare con i sospetti, lasciarsi guidare dalla voce del narratore, perdersi piacevolmente tra gli indizi fino a permettere all’autore di ingannarci, in un certo senso. Arrendersi fa parte del gioco, anzi, ne è proprio il senso stesso. Noi lettori non vogliamo indovinare, vogliamo farci sorprendere, flirtare con la fantasia dell’autore, lasciare che stimoli la nostra curiosità e il nostro intuito, fino a lasciarci sbalorditi.
L’Assassinio di Lady Gregor
In L’Assassinio di Lady Gregor gli omicidi impossibili si susseguono e tengono con il fiato sospeso; viene da chiedersi di continuo chi sarà il prossimo a venire assassinato e il sospetto si sposta come un nuvolone da un personaggio all’altro. Tutti, ovviamente, potrebbero allo stesso tempo essere vittime così come criminali perfetti. L’atmosfera è cupa e impregnata di superstizioni che creano un clima magico ma allo stesso tempo angosciante. Lady Gregor, la prima vittima, viene descritta inizialmente come una donna di gran cuore la cui morte violenta è del tutto immotivata, ma con l’avanzare della storia si dispiega il suo vero ritratto e l’impatto che negli anni ha avuto sulla famiglia.
The manner of a fool, when it covers the thought of a wise man, is an advantage of incalculable worth.
Anthony Wynne ha scritto questo romanzo nel 1931, in piena Golden Age della detective fiction, quel periodo tra le due guerre in cui la produzione di polizieschi era particolarmente florida. La collana dei Classici del giallo della British Library raccoglie proprio grandi esempi di romanzi polizieschi inglesi: piacere puro per i tantissimi amanti di questo genere letterario.