Qualche anno fa scrivevo tutto quello che mi capitava. Descrivevo le strade, le persone, ironizzavo sulle piccole sfighe quotidiane. Raccontavo di innamoramenti strazianti, di stelle a portata di dita, osservate da un balcone qualunque di un albergo anonimo. Mi ricordo bene la prepotenza con cui le parole uscivano dalle dita, si imprimevano sulla carta, o sulla tastiera. Non so cosa sia successo, se questi anni tra il nero e il ...
Read MoreChe belle le scoperte. Meravigliosi barlumi in mezzo alla nebbia. Illusioni, mondi immaginati, paradisi ricamati con fili invisibili e sgargianti. Questo. Come ricordi mai vissuti, frasi mai dette, storie mai raccontate che si tirano dietro un'eco rimbombante di emozioni ancora vergini, di illibato splendore. Molto vivide, sì. Completamente inconsistenti. Quando conosci, senza sapere. E lì scopri. Poi continui a conoscere attraverso un filtro, ma quel poco che basta per scrivere un ...
Read MoreRecentemente, è cambiato tutto. Volevo che settembre mi sorprendesse con una svolta, e così è stato. È un giro di giostra positivo, di quelli da coriandoli e stelle filanti, farfalle nello stomaco e occhi a cuoricino. Durerà? Non durerà? Nessuno lo può dire, quindi io nel dubbio mi godo la soddisfazione. Detto questo, quello che mi attanaglia dentro è che non scrivo più. Pensavo che la tristezza aiutasse, invece no; ...
Read MoreSono tre settimane che non faccio la spesa. Da quando ho ricominciato ad avere degli orari dalle alle, non l’ho più fatta. E questo pensiero mi assilla. Ho sempre avuto una passione per la spesa, quando ero piccola con i miei genitori andavamo sempre al venerdì. Io e mio padre andavamo a prendere mia mamma al lavoro alle 2 e poi dritti verso il supermercato. Aveva un che di liberatorio, ...
Read MoreMi si incollano gli occhi e penso a Sumire. Non ha senso. L'effetto collaterale dei libri è l'eco inaspettata e rimbombante. Ho sempre in testa Sumire, e pensare che mentre leggevo di lei non riuscivo proprio a ricordarmi il suo nome. All'inizio la pensavo una qualsiasi, poi invece la sua immagine si è impressa ben definita nei miei pensieri. Chissà cos'è successo poi, ma adesso mi manca. Mi manca molto. ...
Read MoreQuando i concorrenti dei talent mi sembrano molto vecchi e in realtà scopro che sono tutti più giovani di me. Ma anche quando sulla confezione del Leerdammer c'è scritto 8 fette mentre in realtà sono sempre inspiegabilmente 7. E io però ogni volta decido di dare al Leerdammer un'altra possibilità. Oppure quando piango e per consolarmi penso Dai che almeno ti vengono gli occhi belli, invece poi mi fa male tutta la ...
Read MoreDi quando mi voglio distrarre, anche se non posso. Quando sono molto, molto impegnata. Così impegnata che tutto è tabù. Allora sento le voci per strada, non solo le sento ma proprio le ascolto. Mi immergo nelle conversazioni altrui e vorrei magari intervenire dire Che no, si stanno sbagliando. Come una signora alla finestra che batte i panni. Quando sono impegnata ma non vorrei, mi accorgo anche di sfumature strane e ...
Read MoreHo deciso di cedere. Che ormai è ora, mi sono detta. L'ho pensato oggi, guardando il viale. Mentre passavo sotto gli alberi, attraversavo per il lungo quel vialone che per me è poco italiano e molto tedesco; mi fa un po' ridere, sembra fuori contesto. Pensavo che in ogni stagione c'è quel giorno in cui esplode qualcosa. In primavera sembra un miracolo improvviso e sconcertante. Accecante di bellezza, mentre sei ...
Read MoreMai mai mai accontentarsi di una sola meraviglia. Non mi sono dimenticata di scrivere, ero solo troppo assorta tra splendori montani. Avevo bisogno di refrigerio, di cielo più vicino, di silenzio e cellulare senza rete. Ecco, ho avuto tutto. Anche il piumone sul letto. Scappare dai 40 gradi e percepirne 15 è un trionfo, così come è una gioia solenne rendersi conto che a così poca distanza da casa ci si ...
Read MoreQuanto penso, quanto. Poi, ecco, esprimi un desiderio? Un cielo indaco puó generare un cataclisma di belle speranze.
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